
Gaza-Israele, il giorno più atteso – Rilasciati i primi 7 ostaggi. Trump annuncia: “La guerra è finita”
La tanto attesa liberazione degli ostaggi è finalmente iniziata. Alle 7 del mattino sono stati consegnati i primi sette prigionieri israeliani alla Croce Rossa, secondo quanto comunicato dalle Forze di Difesa Israeliane (Idf). Un secondo gruppo di tredici ostaggi dovrebbe essere rilasciato alle 9, nel sud della Striscia di Gaza, come dichiarato da una fonte di Hamas ad al Jazeera e riportato da Ynet.
Nel frattempo, a Tel Aviv si è riempita di cittadini in festa. Migliaia di persone, radunate per tutta la notte, hanno accolto la notizia del primo rilascio con lunghi applausi e commozione. Tra loro anche Ilan Gilboa Dalal, padre di uno degli ostaggi liberati, Guy, che ha espresso la gioia della famiglia dicendo che “tutto oggi sembra più luminoso, più bello, persino i colori dell’aria sono diversi”.
Dopo la liberazione dei primi sette ostaggi, Hamas ha diffuso un comunicato in cui conferma il proprio impegno a rispettare gli accordi raggiunti, a patto che anche Israele mantenga le condizioni pattuite. Una fonte interna al movimento ha fatto sapere, tramite un’intervista concessa ad al Jazeera e riportata dal sito Ynet, che i tredici ostaggi israeliani ancora trattenuti verranno rilasciati e affidati alla Croce Rossa intorno alle 9 del mattino, ora italiana. La consegna, secondo quanto comunicato, dovrebbe avvenire nell’area meridionale della Striscia di Gaza, come parte del piano di liberazione concordato tra le parti.
Nel frattempo, dagli Stati Uniti arriva l’annuncio del presidente Donald Trump, in viaggio verso il Medio Oriente a bordo dell’Air Force One, ha definito la situazione come la fine della guerra. “La guerra è finita, d’accordo? È tutto finito”, ha detto ai giornalisti, esprimendo fiducia nella durata del cessate il fuoco e aggiungendo che “la gente è stanca, questo conflitto dura da secoli”.
Trump si prepara a parlare alla Knesset e successivamente a recarsi a Sharm el-Sheikh per partecipare al “Summit della pace”, convocato insieme al presidente egiziano al-Sisi. L’incontro vedrà la presenza di una ventina di leader internazionali, tra cui Abu Mazen, ma senza rappresentanti di Israele né di Hamas.