
Julio Velasco da Mattarella, dopo la vittoria Mondiale: “Le ragazze hanno difeso la bandiera italiana e l’hanno portata al massimo nel mondo”
Dopo il trionfo mondiale della Nazionale femminile di volley, il commissario tecnico Julio Velasco è stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, insieme alle due rappresentative azzurre campioni del mondo. Un incontro carico di emozione, nel quale il tecnico argentino ha sottolineato il valore sociale e culturale dello sport, definendolo “una scuola di democrazia” capace di unire ciò che la società spesso divide.
“In un’epoca segnata da contrapposizioni e muri – ha affermato Velasco – lo sport ci insegna a convivere nella diversità e a rispettare le idee degli altri. La nostra nazionale femminile ne è la prova concreta: un gruppo formato da persone con storie e origini differenti, che riescono a vincere insieme senza rinunciare alla propria identità”.
Il Ct ha ricordato con orgoglio il percorso delle sue atlete, capaci di superare le difficoltà del Mondiale con determinazione e spirito di squadra: “Alle Olimpiadi è andato tutto bene, ma al Mondiale ci sono stati momenti complicati. Le ragazze però non hanno mai ceduto, hanno difeso la maglia e la bandiera italiana fino all’ultimo punto. Per questo la gente le apprezza: non solo per la vittoria, ma per il modo in cui hanno lottato”.
Velasco, arrivato in Italia nel 1983 e ormai profondamente legato al Paese, ha evidenziato la ricchezza di un gruppo che rappresenta la nuova realtà italiana ed europea: “In questa squadra convivono culture diverse: ci sono ragazze con origini nigeriane, ivoriane, tedesche, russe, e io stesso vengo dall’Argentina. È questa la nostra forza: non dobbiamo giustificarci per le nostre differenze, ma valorizzarle”.
Rivolgendosi al Capo dello Stato, Velasco ha espresso gratitudine: “Essere accolti da lei significa essere accolti da tutta l’Italia. Questo riconoscimento appartiene non solo a noi, ma a un Paese che sa unirsi attorno ai propri simboli e che trova nello sport una lezione di democrazia, rispetto e inclusione”.
Il tecnico ha concluso sottolineando il messaggio che la squadra vuole trasmettere: “Mettere insieme tante individualità non è facile, ma in questa Italia c’è una grande voglia di collaborare e di raggiungere risultati. Le ragazze hanno portato in alto la bandiera italiana e dimostrato che la diversità è una ricchezza, non un ostacolo”.