
Juve, Spalletti ad un passo dalla panchina – Oggi l’incontro
Dopo l’esonero di Igor Tudor, la Juventus si prepara a voltare pagina: il nome più vicino alla panchina bianconera è quello di Luciano Spalletti, ex commissario tecnico della Nazionale italiana e allenatore capace di riscrivere la storia recente del Napoli. Il club torinese, che ha deciso di chiudere l’esperienza con Tudor dopo il ko con la Lazio e un avvio di stagione deludente, conta di definire il nuovo assetto tecnico nel giro di poche ore.
Per la sfida di domani sera contro l’Udinese all’Allianz Stadium, la squadra sarà affidata momentaneamente a Massimo Brambilla, tecnico della Juventus Next Gen. Ma già da giovedì, la guida tecnica dovrebbe passare a Spalletti, oggi considerato il grande favorito dalla dirigenza.
Il tecnico toscano, che negli ultimi mesi aveva rifiutato diverse proposte da Turchia e Arabia Saudita, sembra pronto a tornare in campo con rinnovata energia. Dopo la parentesi da ct azzurro e l’eliminazione all’Europeo contro la Svizzera, Spalletti sente il bisogno di una rivincita personale e professionale. Il progetto juventino lo affascina: ne apprezza la rosa, la possibilità di crescita e la voglia di ricostruire un’identità vincente. Secondo quanto trapelato, sarebbe disposto ad accettare un contratto fino a fine stagione con rinnovo automatico di uno o due anni nel caso in cui la squadra chiuda tra le prime quattro in Serie A.
Nella mattinata di oggi è previsto un incontro decisivo tra Spalletti e Damien Comolli, futuro amministratore delegato del club. Se il confronto avrà esito positivo, arriverà la “fumata bianca” che ufficializzerà l’accordo. Anche John Elkann, presidente di Exor, avrebbe già dato il suo via libera alla trattativa.
Intanto, la Juventus non può permettersi lunghe pause: martedì prossimo la squadra affronterà lo Sporting Lisbona in Champions League, in una gara chiave per tenere vive le speranze di qualificazione dopo i soli due punti raccolti in tre giornate.
Accanto a Spalletti, restano in lizza – anche se più distanti – Raffaele Palladino e Roberto Mancini. Palladino, ex tecnico di Monza e Fiorentina, è una scelta che piace al ds François Modesto per la conoscenza reciproca maturata negli anni in Brianza, ma sarebbe una soluzione rischiosa in un momento così delicato. Mancini, invece, non ha nascosto l’interesse per il progetto juventino, ma finora ci si è limitati a semplici contatti esplorativi.