
La lezione di Soichiro Honda: “Mi hanno detto di no alla Toyota… così ho creato la Honda. Non lasciare che un rifiuto ti faccia crollare”. La storia
La lezione di Soichiro Honda: dopo essere stato rifiutato dalla Toyota per i suoi primi progetti, non si arrese: con sacrifici personali e tante difficoltà, tra guerra e disastri naturali, trovò la forza di reinventarsi.
Dalla semplice idea di montare un motore su una bicicletta nacque il percorso che lo portò a fondare la Honda, oggi colosso mondiale.
La sua storia dimostra che i rifiuti e i fallimenti possono trasformarsi in stimoli per creare qualcosa di ancora più grande.
Ed è lui a raccontarla in prima persona:
“Mi hanno detto di no alla Toyota… così ho creato la Honda.”
Portai i miei primi progetti alla Toyota. Ero giovane, testardo e pieno di sogni. Pensavo che gli ingegneri sarebbero stati impressionati.
Invece, mi derisero.
“Non rispetta i nostri standard”, dissero. Mi rifiutarono senza pensarci due volte. Chiunque altro si sarebbe arreso in quel momento… ma non io.
Tornai nel mio laboratorio con il cuore pesante, ma non senza speranza. Vendetti i gioielli di mia moglie per finanziare un nuovo prototipo. Dormivo poco.
Lavoravo fino a farmi male alle mani.
Quando finalmente riuscii a realizzare un design funzionante… scoppiò la guerra.
La mia fabbrica fu distrutta. Persi tutto. La ricostruì. Poi un terremoto la fece crollare di nuovo. La vita sembrava strappare i miei sogni via.
Ma tra le macerie, notai un bisogno: le persone avevano bisogno di mezzi di trasporto. Così presi un motore, lo montai su una bicicletta, e nacque qualcosa di inaspettato. Nacque l’idea.
Iniziai a produrre biciclette motorizzate. Non era elegante, ma funzionava.
Così, il fallimento smise di essere un ostacolo… e divenne la mia forza.
Con il tempo fondai la Honda. Non avevo molte risorse, ma avevo una visione. Avevo determinazione. Avevo rabbia trasformata in innovazione.
Mi dissero che non avrei potuto competere con la Toyota… oggi vendiamo in tutto il mondo.
Siamo passati da biciclette rudimentali a moto, e poi a auto. Da un piccolo laboratorio a un impero globale.
Sai come ho raggiunto tutto questo?
Cadendo così tante volte… che ho imparato a rialzarmi prima ancora di toccare il suolo.
Quelli che mi hanno chiuso la porta in faccia, oggi vedono il mio nome sulle strade di tutto il mondo. Non ho solo creato un’azienda. Ho creato una risposta. Una lezione. Un simbolo.
Non lasciare che un rifiuto ti faccia crollare. Usalo come motivazione”.
– Soichiro Honda