
Milano – Arriva anche il ‘Pos pirata’: ladre ti succhiano i soldi direttamente dalle tasche. Ecco come difendersi

Una nuova tecnica di furto elettronico, soprannominata “pickpocketing 2.0”, sta prendendo piede in Italia, soprattutto nelle aree turistiche. Si tratta di un metodo di borseggio digitale che sfrutta piccoli dispositivi POS contactless manomessi, capaci di attivare transazioni senza che la vittima debba inserire alcun codice. I truffatori si avvicinano ai passanti in luoghi affollati e, semplicemente avvicinando il lettore alla borsa o alla tasca, riescono a sottrarre piccole somme in modo invisibile e silenzioso.
Il fenomeno, già circolato attraverso diverse segnalazioni online, ha trovato conferma grazie all’intervento dei carabinieri di Sorrento, che hanno arrestato una donna di 36 anni, originaria del Perù. La truffatrice è stata fermata in un locale della costiera amalfitana, subito dopo aver sottratto 100 euro in contanti. Ma il vero elemento di rilievo è emerso nel corso della perquisizione: nella sua borsa è stato trovato un dispositivo POS portatile, impiegato per operazioni illecite. Questo strumento era stato utilizzato per effettuare addebiti fraudolenti, spesso a danno di turisti stranieri, in particolare statunitensi, le cui carte non richiedono l’autenticazione tramite PIN.
Secondo le indagini, la donna era coinvolta in una serie di operazioni sospette che hanno generato un bottino di oltre 39.000 euro, accumulato tra Roma e la Campania. Uno degli episodi più gravi si è verificato ad aprile, quando, durante i giorni dei funerali di Papa Francesco, la stessa truffatrice ha prelevato illegalmente ben 9.400 euro da una turista americana a Roma, nei pressi di via del Tritone. Grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza e all’attività investigativa della stazione dei carabinieri di San Lorenzo in Lucina, è stato possibile seguirne i movimenti e intercettarla prima che si trasferisse di nuovo verso il Sud.
Le forze dell’ordine avvertono che questi episodi avvengono prevalentemente in contesti molto frequentati come mercati, stazioni, mezzi pubblici e luoghi di interesse turistico, dove la confusione e il contatto ravvicinato favoriscono le manovre dei ladri tecnologici. I dispositivi truffaldini operano a breve distanza, non richiedono alcun contatto fisico e riescono ad autorizzare pagamenti istantanei inferiori a 50 euro, eludendo in molti casi i sistemi di sicurezza.
Per proteggersi da questa nuova forma di borseggio digitale, gli esperti consigliano di evitare di portare carte e portafogli in tasche facilmente accessibili, soprattutto in luoghi affollati. È inoltre raccomandato l’uso di accessori schermati (come portafogli RFID/NFC blocker) o di carte protettive, che bloccano la trasmissione di segnali tra la carta e dispositivi esterni. Ulteriori precauzioni includono l’impostazione di limiti di spesa bassi per i pagamenti contactless, l’attivazione di notifiche immediate tramite app bancaria e, ove possibile, l’utilizzo di carte prepagate o conti digitali per ridurre al minimo l’esposizione economica.