
Milano – Caos in Centrale durante il corteo per Gaza: manganellate , lacrimogeni e turisti in fuga. Cosa è successo
Tensione a Milano: il corteo organizzato in sostegno della popolazione di Gaza, coinciso con lo sciopero generale, è degenerato in violenti scontri con la polizia. La manifestazione era partita da piazzale Cadorna sotto una pioggia insistente, ma è stata la zona della stazione Centrale il teatro principale delle tensioni.
Un gruppo di manifestanti ha cercato di accedere al piano terra della stazione, trovando la resistenza delle forze dell’ordine. Da lì la situazione è precipitata: lanci di fumogeni e oggetti da parte dei pro-Palestina, e risposta degli agenti con lacrimogeni e manganellate, persino dentro l’atrio, nel tentativo di disperdere la folla. Il fumo denso ha invaso lo scalo ferroviario, generando panico tra i turisti che, valigia alla mano, hanno scavalcato barriere e cancelli pur di mettersi al sicuro.
Durante gli scontri una giovane donna, tra i 20 e i 30 anni, è rimasta ferita alla testa ed è stata soccorsa con il volto insanguinato. Alcuni manifestanti hanno danneggiato vetrate e porte d’ingresso della stazione utilizzando transenne e impalcature, mentre altri hanno improvvisato barricate con cestini e hanno azionato gli idranti contro la polizia. Dopo diverse cariche, le forze dell’ordine sono riuscite a spingere i contestatori fuori dalla Galleria delle Carrozze, portando gli scontri in piazza Duca d’Aosta, dove sono volate nuove transenne e sono stati rivolti insulti agli agenti.
Verso le 15 la polizia ha iniziato un’azione di contenimento che ha spinto i manifestanti lungo via Pisani e nelle strade circostanti, dove è continuato il lancio di bottiglie, pietre e altri oggetti. Anche l’area di piazza della Repubblica è stata interessata, con cassonetti, sedie e vasi rovesciati per bloccare la strada. Solo dopo oltre due ore di tensione, attorno alle 16.15, le forze dell’ordine hanno arretrato verso piazza Duca d’Aosta, mentre i manifestanti, rimasti di fronte al cordone di agenti con le mani alzate, hanno interrotto le azioni più violente.
Il caos ha avuto conseguenze anche sulla mobilità ferroviaria: la circolazione dei treni in stazione Centrale è stata sospesa per circa mezz’ora, dalle 14.40 alle 15.10, aggravando ulteriormente la situazione già critica per chi si trovava nell’area.