
Minacce di morte a Bassetti dai No Vax – “Siamo tornati indietro di 4 anni”. Cosa è successo

Minacce di morte a Bassetti dai No Vax – “Siamo tornati indietro di 4 anni”.
L’infettivologo Matteo Bassetti, docente universitario e volto noto per le sue posizioni a favore delle vaccinazioni, è nuovamente finito nel mirino dei No-Vax. Nelle ultime ore ha infatti denunciato alla Digos e alle autorità competenti di aver ricevuto via email una lettera contenente pesanti minacce di morte. Nel messaggio, intriso di insulti, veniva definito “vaccinatore infame” e gli veniva promesso un imminente attentato, con la firma di un gruppo che si autodefinisce “nazifascista di destra vera”. Il medico ha deciso di rendere pubblica la missiva attraverso i suoi profili social.
Commentando l’accaduto, Bassetti ha sottolineato come la vicenda ricordi quanto accadde durante la pandemia, parlando di un ritorno indietro di quattro anni. A suo dire, quando la politica e i media alimentano scontri ideologici su temi scientifici, le conseguenze ricadono sui medici e sugli esperti che difendono le vaccinazioni. Ha quindi ribadito che il clima di odio e intimidazione colpisce soprattutto chi cerca di tutelare la salute pubblica con rigore e basi scientifiche.
Gli inquirenti stanno verificando se sia possibile risalire a chi ha inviato la mail, mentre la legale di Bassetti, Rachele De Stefanis, ha spiegato che, qualora dovessero arrivare ulteriori minacce, si valuterà la possibilità di presentare un esposto formale in procura.
Non si tratta purtroppo di un episodio isolato. In passato, il medico genovese era già stato vittima di pesanti intimidazioni: il suo numero di telefono era stato diffuso su Telegram, costringendolo a subire persecuzioni da parte di almeno undici persone, ed era stato persino aggredito in pieno centro a Genova mentre passeggiava con la moglie.
Il nuovo attacco arriva in un contesto di polemica politica e scientifica seguito alla nomina, nel Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag), di due figure note per le loro posizioni contrarie ai vaccini, Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle. Tali nomine hanno sollevato una forte reazione da parte della comunità scientifica, con la nascita di una petizione che ha raccolto in pochi giorni 35 mila adesioni, tra cui quelle di personalità di rilievo come il premio Nobel Giorgio Parisi e il farmacologo Silvio Garattini. Le polemiche hanno spinto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a sciogliere la commissione, decisione che non è stata accolta senza tensioni all’interno del Governo.
Bassetti, nel concludere la sua denuncia pubblica, ha espresso amarezza: essere oggetto di minacce solo perché si difende la validità e l’utilità dei vaccini dimostra, secondo lui, quanto l’Italia soffra di gravi fragilità politiche, culturali e sociali, ancora oggi incapace di affrontare con serenità un tema di salute pubblica così cruciale.