
Nel Milanese una carneficina di animali – Leprotti uccisi a fucilate: protestano gli abitanti. Cosa è successo
Nell’area verde del Parco dei Giganti, nel Milanese, si è consumato un episodio che ha indignato molti cittadini. Tutto è iniziato il 22 agosto, quando diversi residenti hanno segnalato al 112 colpi d’arma da fuoco ripetuti e molto forti. In un primo momento il sindaco aveva rassicurato la popolazione, spiegando che si trattava di una normale operazione sotto controllo delle autorità.
Col passare dei giorni, però, la realtà emersa ha scatenato polemiche: nel parco si era infatti svolta una vera e propria strage di animali selvatici, con decine di lepri e nutrie abbattute a fucilate. Una decisione giustificata dall’amministrazione come “intervento di contenimento” previsto dalla normativa regionale, ma che ha sollevato proteste per la brutalità del metodo e la mancanza di informazione ai cittadini.
La vicenda è stata portata all’attenzione delle istituzioni da Paola Pizzighini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, che il 26 agosto ha presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti e verificare la correttezza della procedura.
La risposta della cittadinanza, però, non si è fermata alle proteste verbali. L’associazione Fronte Animalista ha organizzato per sabato 13 settembre una manifestazione pubblica con corteo e camminata simbolica, al grido di denuncia contro quella che viene definita una “carneficina compiuta con il permesso delle istituzioni”. L’appuntamento è fissato alle ore 10 davanti al municipio di via De Nicola.
Il sindaco di San giuliano Milanese ha ribadito che l’operazione si è svolta nel rispetto delle regole regionali e che lo scopo era limitare la presenza di animali considerati infestanti, per preservare l’equilibrio ambientale e la sicurezza. Ma le giustificazioni non hanno placato l’indignazione: per molti abitanti rimane una scelta che, pur formalmente legittima, appare crudele.