
Neonata morta a Testaccio, autopsia all’Umberto I: indagate due ostetriche

Si è svolta oggi al policlinico Umberto I l’autopsia sulla neonata deceduta venerdì scorso nella Casa Maternità di Testaccio. L’incarico è stato affidato dalla pm Silvia Santucci a un collegio peritale composto da un medico legale, un anatomopatologo e un ginecologo. I risultati saranno determinanti per capire le cause del decesso e l’eventuale responsabilità degli operatori sanitari.
Tra i quesiti posti dai magistrati figura quello cruciale: stabilire se la piccola fosse viva al momento della nascita. Gli inquirenti vogliono inoltre ricostruire con precisione cosa sia accaduto durante il parto. Per questo nelle prossime ore sarà ascoltata la ginecologa che aveva seguito la gravidanza della madre e che aveva dato l’ok al parto a domicilio. Successivamente verranno sentite le due ostetriche indagate per omicidio colposo, che hanno assistito la donna nella struttura, e infine i genitori. Nel frattempo, è stata acquisita e posta sotto sequestro la cartella clinica della madre, insieme a tutta la documentazione sanitaria.
Il centro “Il Nido” di via Marmorata, attivo dagli anni ’90, è stato posto sotto sequestro subito dopo la tragedia. Dalle prime verifiche risulta in possesso di regolari autorizzazioni rilasciate nel 2023, basate su requisiti nazionali per il parto a domicilio: la presenza di due ostetriche iscritte all’albo e la vicinanza a una struttura ospedaliera. Tuttavia, la Procura attende gli esiti degli esami autoptici prima di valutare eventuali nuove perizie sulla struttura.
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha commentato con prudenza: “Ho chiesto un’ispezione e attendo aggiornamenti. Non voglio esprimere giudizi affrettati perché c’è un’inchiesta della magistratura in corso”. Giustamente si tratta di un caso troppo delicato per azzardare giudizi e valutazioni senza tutte le informazioni a disposizione.
Venerdì scorso gli agenti della Polizia Scientifica hanno effettuato i rilievi all’interno dell’appartamento dell’associazione, analizzando la stanza del parto, la vasca e gli strumenti utilizzati. I primi accertamenti non avrebbero evidenziato anomalie, ma ulteriori analisi potrebbero essere disposte alla luce dei risultati dell’autopsia.
Intanto, la famiglia della neonata attende risposte. “Ormai mia nipote non c’è più, ma è giusto che si chiarisca se ci sono responsabilità”, ha dichiarato ai media il nonno paterno. L’avvocato della famiglia, Andrea Mincarelli, invece conferma: “L’esame autoptico sarà determinante per stabilire cosa sia accaduto e come procedere”.