
Polizia fa irruzione in una SIM Farm: migliaia di Sim per truffe e messaggi ‘politici’ usati dalla criminalità. La nuova frontiera dell’illegalità
Polizia fa irruzione in una SIM Farm: migliaia di Sim per truffe e messaggi ‘politici’ usati dalla criminalità
Potrebbe toccare anche all’Italia, soprattutto con le elezioni alle porte. Ciò che fino a ieri sembrava fantascienza – campagne di disinformazione e propaganda gestite da intelligenze artificiali “agenti” – oggi è già realtà, come dimostrano i casi scoperti in Lituania e negli Stati Uniti.
Il caso in Lituania
Negli ultimi mesi la polizia lituana ha fatto irruzione in una SIM farm, una vera e propria fabbrica di schede telefoniche usate per inviare in massa messaggi sui social e sulle piattaforme di messaggistica. Non si parla più di semplici “bot”, ma di reti composte da decine o centinaia di migliaia di SIM card collegate a vecchi iPhone recuperati e gestiti da software automatizzati. Questi sistemi vengono usati non solo per truffe e spam, ma anche per costruire campagne di propaganda politica, per diffondere fake news o per manipolare il consenso pubblico.
L’AI che parla a ciascuno di noi
Dietro a tutto questo agisce la cosiddetta Agentic AI: intelligenze artificiali capaci di creare messaggi su misura per ogni individuo, adattandosi al suo linguaggio, ai suoi interessi e alle sue paure. Non si tratta più di post generici, ma di contenuti personalizzati che colpiscono il singolo cittadino, costruiti per orientare opinioni o disinnescare tensioni sociali. In alcuni Paesi meno democratici, le forze di polizia utilizzano queste tecnologie per spegnere il dissenso prima che diventi protesta, scrivendo in automatico “contronarrative” studiate al millimetro.
Rispetto a un anno fa, la differenza è nella scala: grazie alla potenza di calcolo, oggi è possibile generare milioni di messaggi perfettamente calibrati in pochi minuti. Un cambio di paradigma che obbliga le autorità a imparare un nuovo linguaggio, per riconoscere e decifrare queste narrazioni manipolative – proprio come un tempo si studiavano i “pizzini” dei mafiosi per capire le loro reti di comunicazione.
Il caso di New York
Negli Stati Uniti, il Secret Service ha scoperto una gigantesca SIM farm nell’area metropolitana di New York. All’interno di alcune strutture sono state trovate oltre 100mila schede SIM collegate a speciali “server SIM”, dispositivi in grado di gestire tutte le linee contemporaneamente. L’indagine ha rivelato che la rete era stata usata per inviare finte chiamate di emergenza dirette a membri del Congresso americano, un’operazione potenzialmente in grado di bloccare il servizio cellulare cittadino.
Secondo gli investigatori, una rete di tali dimensioni avrebbe potuto disattivare intere torri di telefonia mobile e generare fino a 30 milioni di messaggi di testo al minuto — una quantità sufficiente per raggiungere l’intera popolazione statunitense in meno di un quarto d’ora.
Le autorità americane ritengono che la struttura sia stata sfruttata non solo dalla criminalità organizzata, ma anche da attori statali interessati a usare queste tecnologie per operazioni di disinformazione o di sabotaggio.
Una minaccia in arrivo anche per l’Italia
Gli esperti temono che fenomeni simili possano presto arrivare anche in Europa, in particolare in Italia, dove la sensibilità politica e la forte polarizzazione offrono un terreno fertile per la manipolazione digitale. Con l’avvicinarsi delle elezioni, il rischio è che SIM farm e intelligenze artificiali “autonome” vengano usate per influenzare il voto o per destabilizzare il dibattito pubblico.