
Sinner entra nella leggenda: per la prima volta un italiano trionfa a Wimbledon – Ora Jannik è il tennista perfetto

Jannik Sinner entra nella leggenda: primo italiano a conquistare Wimbledon
Un evento epocale ha segnato la storia del tennis italiano: Jannik Sinner è diventato il primo atleta azzurro a vincere il torneo più prestigioso al mondo, Wimbledon. Un’impresa che resterà per sempre impressa nella memoria collettiva degli sportivi italiani. Con una prestazione magistrale, l’altoatesino ha dominato la finale, superando difficoltà iniziali e dimostrando una maturità tennistica ormai completa.
Dopo la delusione del Roland Garros, dove aveva subito una sconfitta dolorosa che ne aveva scosso anche l’equilibrio mentale, Sinner è tornato in campo con un’altra testa e un’altra grinta. È riuscito a scrollarsi di dosso l’ombra dello spagnolo Carlos Alcaraz, che spesso lo aveva messo in crisi, imponendosi come il vero numero uno del circuito attuale. La sua rimonta, dopo un primo set incerto, è stata la dimostrazione di una forza interiore che ormai è parte integrante del suo gioco.
Nonostante un avvio sottotono e visibilmente contratto – probabilmente più per la pressione e l’importanza del momento che per il valore dell’avversario – Jannik ha saputo cambiare passo. Punto dopo punto, ha spazzato via le insicurezze, lasciando spazio a un tennis aggressivo e preciso. Il suo stile da fondo campo, fatto di colpi potenti e ben angolati, ha messo Alcaraz in netta difficoltà, rendendo vano il suo temibile dritto, di solito arma micidiale.
A partire dal secondo set, Sinner ha preso in mano il controllo del match. Il suo rovescio in salto, ormai un marchio di fabbrica, è tornato a essere protagonista, insieme a un dritto carico di potenza e precisione.
Alcaraz, dal canto suo, ha tentato di rispondere con la solita verve, provando a coinvolgere gli spettatori con i suoi “vamos” e la sua gestualità carismatica. Ma stavolta non è bastato. Dall’altra parte della rete c’era un Sinner implacabile, più deciso e più efficace. Lo spagnolo ha vinto il primo set, ma il resto dell’incontro è stato tutto a favore dell’azzurro, che ha saputo dominare i momenti decisivi con grande lucidità, compreso il servizio finale per il titolo, giocato alle 20:20 italiane in un silenzio carico di suspense.
Tre match point, poi la gioia esplosa. Jannik Sinner è campione di Wimbledon. Un successo che va oltre la semplice vittoria: è il punto più alto mai raggiunto dal tennis italiano. Con questo trionfo, il giovane di San Candido ha messo in bacheca il quarto Slam della carriera, il secondo della stagione, confermandosi leader assoluto a soli 23 anni.
Questo successo sancisce un cambio di era. Con la parabola discendente dei leggendari “Big Three”, rappresentati da Federer, Nadal e Djokovic (quest’ultimo forse alla sua ultima recita a Wimbledon), emergono due nuovi dominatori: Sinner e Alcaraz. Ma ieri, nel confronto diretto, è stato l’azzurro a imporsi nettamente, ristabilendo le gerarchie in modo inequivocabile.
E ora l’Italia si gode il suo eroe. L’evoluzione dell’atleta Jannik è ormai completa: da talento promettente a campione affermato, a incarnazione del tennista moderno. Un esempio di dedizione assoluta, cura maniacale dei dettagli e capacità di superare i limiti. Oggi Sinner è il tennista perfetto.