
Sinner non è «il primo italiano» a vincere a Wimbledon – E’ un errore ‘maschilista?’ È stato il primo a vincere il singolare maschile

Sinner non è «il primo italiano» a vincere a Wimbledon – E’ un errore ‘maschilista?’
La storia si ripete, ed è una storia che sa di amnesia selettiva. Domenica scorsa, la stampa italiana ha celebrato Jannik Sinner come “il primo italiano a vincere Wimbledon”. Una frase ad effetto, potente, simbolica. Ma profondamente inesatta.
La verità? Sinner è il primo uomo italiano a trionfare nel singolare di Wimbledon. Il primato assoluto, però, appartiene a due donne. Nel 2010, infatti, Sara Errani e Roberta Vinci vinsero il doppio femminile a Wimbledon. E Vinci arrivò persino in finale dello US Open nel 2015, contro Serena Williams.
Ma è nel singolare che si gioca il punto cruciale: nessuna italiana ha mai vinto Wimbledon nel singolare? Sì, è vero. Ma quando diciamo “primo italiano”, senza specificare che si parla del maschile, si cancella un intero universo sportivo: quello delle donne.
L’errore è solo semantico? Liquidare la questione come una semplice svista linguistica sarebbe ingenuo. È l’ennesima dimostrazione di un automatismo profondamente radicato: il maschile come misura di riferimento. E questo tipo di linguaggio è invece escludente.