
Torino – Andrea Tronzano pronto a candidarsi a sindaco: “Torino ha bisogno di un sindaco politico. Sono pronto a correre per la mia città”

A Torino si comincia già a guardare alle elezioni comunali del 2026. Anche se manca oltre un anno al voto, nel centrodestra è partito il confronto sui possibili nomi da proporre per contendere la guida della città al sindaco uscente Stefano Lo Russo, esponente del centrosinistra che nel 2021 aveva vinto con relativa facilità. Sul tavolo emergono tre profili differenti per il centrodestra: Andrea Tronzano, Maurizio Marrone e Filippo Dispenza.
Tronzano, nato nel 1967, è l’attuale assessore regionale al Bilancio e alle Attività produttive. Con alle spalle più di tre decenni di impegno politico, dalla sala del consiglio comunale fino agli incarichi in Regione, rappresenta la figura più esperta e “tecnica” tra i papabili. Conosciuto per i suoi rapporti con il mondo imprenditoriale e per la capacità di gestire le complesse partite economiche, è considerato un punto di riferimento per chi nel centrodestra cerca affidabilità e competenza. Il suo tallone d’Achille, però, è la scarsa capacità di entusiasmare l’elettorato, qualità necessaria in una campagna che si preannuncia combattuta.
Diverso il profilo di Maurizio Marrone, classe 1982, assessore alle Politiche sociali e volto emergente di Fratelli d’Italia. Cresciuto nelle circoscrizioni torinesi, ha costruito una carriera da politico militante, sempre in prima linea nelle battaglie identitarie del suo partito. Dalle prese di posizione sulla famiglia tradizionale ai progetti di riutilizzo dei beni confiscati alla mafia, Marrone è un personaggio che divide: molto apprezzato da chi lo sostiene, ma altrettanto contestato dai suoi avversari. Proprio questa capacità di polarizzare, però, lo rende per molti un candidato forte, in grado di trasformare Torino in un terreno di confronto nazionale.
Infine, c’è l’ipotesi di una candidatura “civica” con Filippo Dispenza, prefetto in pensione e oggi commissario straordinario a Caivano. Con una lunga carriera nelle forze dell’ordine, ex questore e dirigente della Polizia di Stato, rappresenta la legalità e il rigore istituzionale. La sua candidatura sarebbe un segnale di discontinuità rispetto alle logiche partitiche e potrebbe attrarre gli elettori moderati.
Intanto Tronzano lancia la sua candidatura: “Torino ha bisogno di un sindaco politico. Io pronto a correre per la mia città” – ha dichiarato l’attuale assessore regionale al Bilancio: “Convinceremo chi è stanco delle esasperazioni ideologiche della sinistra”.