
Torino – Corteo femminista: imbrattati muri in piazza Vittorio. Metro bloccata per 15 minuti
A Torino, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere, il corteo femminista ha attraversato il centro cittadino riunendo circa 2.500 partecipanti. L’iniziativa, aperta dallo striscione di Non una di meno che invitava a “fermare tutto contro la violenza patriarcale”, ha preso il via davanti alla stazione di Porta Nuova dopo una giornata ricca di assemblee e appuntamenti diffusi nei quartieri.
Durante gli interventi al megafono è stato ricordato il bilancio dell’osservatorio del movimento: dall’inizio dell’anno sono state registrate 91 vittime tra femminicidi, lesbicidi e transicidi, numero evocato più volte come simbolo dell’urgenza di un cambiamento culturale e politico.
La manifestazione si è mossa lungo via Nizza scandendo cori che rivendicavano libertà di movimento, sicurezza e autodeterminazione, fino a raggiungere la stazione Marconi della metropolitana. Qui un gruppo di attiviste e attivisti è sceso in banchina bloccando il servizio per circa un quarto d’ora, provocando qualche malumore tra chi era in attesa del treno. Terminata l’azione dimostrativa, il corteo ha ripreso il percorso in superficie.
Tra i cartelli sono comparsi anche riferimenti alla situazione in Palestina e alla richiesta di liberare Mohamed Shahin, l’imam di via Saluzzo destinatario di un decreto di espulsione dopo alcune sue dichiarazioni pubbliche. La manifestazione ha espresso solidarietà alle iniziative del coordinamento Torino per Gaza.
In chiusura, un gruppo ha imbrattato alcuni muri sotto i portici di piazza Vittorio Veneto, gesto che ha suscitato critiche perché percepito come una stonatura rispetto al clima generale della manifestazione.