
Torino – Il bel gesto di Pecco Bagnaia: il campione regala 3500 paia di occhiali in Kenya
Il bel gesto di Pecco Bagnaia: il campione regala 3500 paia di occhiali in Kenya
Il campione del mondo di MotoGP Francesco “Pecco” Bagnaia, originario di Chivasso, ha promosso un’importante iniziativa di solidarietà in Kenya, dimostrando grande sensibilità e attenzione verso chi è in difficoltà. Insieme al suo Fan Club ufficiale e all’azienda torinese Tecnicornea, specializzata nella produzione di lenti a contatto e protesi oculari, il pilota ha contribuito alla donazione di 3.500 paia di occhiali da vista destinati agli abitanti di dieci villaggi keniani, comprendenti bambini, adulti e anziani.
Alla realizzazione del progetto ha preso parte anche Domizia Castagnini, moglie di Bagnaia, che ha seguito da vicino tutte le fasi della missione e ha espresso pubblicamente la propria gratitudine su Instagram, ringraziando il team che ha reso possibile l’iniziativa.
Le montature degli occhiali sono state fornite dal marchio Carrera, sponsor ufficiale del pilota Ducati, mentre il sostegno logistico e organizzativo è arrivato dal Lions Club di Chivasso. Le visite oculistiche gratuite, le lenti correttive e l’intero viaggio umanitario sono stati finanziati direttamente da Bagnaia e dalla Tecnicornea, azienda fondata dai fratelli Luca e Pietro Cena. In particolare, Luca Cena, optometrista e presidente del Fan Club di Pecco, ha coordinato la spedizione insieme a un gruppo di volontari e professionisti del settore ottico.
Il centro principale delle attività è stato il North Kinangop Catholic Hospital, situato a oltre 2.500 metri di altitudine e distante circa due ore e mezza dalla capitale keniana. È qui che si sono svolte la maggior parte delle visite, anche se il gruppo di volontari ha raggiunto altri dieci villaggi della regione.
Un team di optometristi provenienti da Torino, affiancati dal medico Paolo Cena, si è occupato di eseguire gli esami visivi e di fornire a ogni persona un paio di occhiali realizzati su misura, in base alle specifiche necessità di ciascun paziente.
Grazie all’impegno congiunto di tutti i partecipanti, la missione ha permesso di migliorare concretamente la qualità della vita di centinaia di persone, unendo sport, solidarietà e cooperazione internazionale in un gesto di grande umanità.