
Torino, il caso piscina Lombardia – “I lavori sono stati fatti male.” E l’impianto chiude subito
A Torino, nel quartiere Lucento, è scoppiato un caso intorno alla piscina Lombardia, l’unico impianto sportivo della zona, che avrebbe dovuto riaprire ai primi di ottobre dopo la pausa estiva. Ma un guasto tecnico alla vasca principale ha costretto il Comune a sospendere l’inizio della stagione invernale, lasciando chiusi i cancelli e fermi corsi e attività.
Sul cartello all’ingresso si legge che l’apertura è stata posticipata a causa di un problema tecnico, ma dietro questa formula si nasconde una questione più seria: dal fondo della vasca si sono staccate diverse piastrelle, provocando infiltrazioni d’acqua che hanno reso la struttura inutilizzabile. Le attività sportive e scolastiche che utilizzavano la piscina sono quindi state interrotte, colpendo una quindicina di associazioni e società che avevano già pagato la prima rata per l’utilizzo dell’impianto.
La vicenda ha suscitato forti polemiche perché la piscina aveva riaperto solo lo scorso febbraio, dopo dieci mesi di lavori di riqualificazione costati circa 700 mila euro, finanziati attraverso il Pnrr. Gli interventi avevano interessato anche la vasca, completamente ristrutturata. Tuttavia, secondo Luigi Borelli, consigliere della Circoscrizione 5 per i Moderati, “i lavori sono stati eseguiti male”, e il guasto sarebbe la conseguenza di una impermeabilizzazione difettosa.
Dal Comune di Torino spiegano che la manutenzione è già partita e che i costi dell’intervento saranno a carico dell’impresa esecutrice, contro la quale è stato aperto un contenzioso ufficiale. L’obiettivo è risolvere il problema entro la fine di ottobre, per poter riaprire la piscina tra il 20 e il 30 del mese.
Il consigliere Borelli ha inoltre richiesto una commissione urgente per chiarire le responsabilità del caso, chiedendo la presenza dei tecnici e dei responsabili dei lavori. La coordinatrice allo Sport della Circoscrizione 5, Silvia Acquaro, ha annunciato che nei prossimi giorni incontrerà i rappresentanti delle associazioni coinvolte per discutere le tempistiche e trovare soluzioni temporanee.