
Torino – Il Grattacielo Piemonte si illumina con un’opera d’arte: l’edificio si trasforma in un ‘palcoscenico di luce’
Anche il Grattacielo della Regione Piemonte entra nel novero delle postazioni di Luci d’Artista 2025: nel 43° piano, fino all’11 gennaio sarà accesa Swarms (Sciami), opera che consolida così il legame tra creatività contemporanea e paesaggio urbano.
L’autrice è Chiara Camoni, tra le artiste più apprezzate del panorama contemporaneo e prossima protagonista del Padiglione Italiano alla Biennale di Venezia 2026. Swarms (Sciami) è un intervento che nasce dal desiderio di valorizzare l’edificio nel contesto urbano e dalla volontà dell’artista di introdurre, nella sua rigida verticalità, elementi inattesi: luci e oggetti scenografici, come sfere a specchi che, muovendosi e cambiando colore, danno vita a sciami luminosi che ruotano e danzano al “ritmo di una musica che non si sente”. Il piano più alto del Grattacielo si anima così di bagliori che richiamano il movimento di insetti – forse lucciole o farfalle – creature indecifrabili e leggere. Un’immagine sospesa, accessibile solo con lo sguardo, da vicino e da lontano, e visibile per chilometri.
L’opera è stata realizzata con il supporto della Regione Piemonte e della Fondazione CRT, inaugurando una collaborazione che segna un importante passo in avanti nella crescita di Luci d’Artista, il progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione Torino Musei.
“Abbiamo voluto che un edificio simbolo della città e del Piemonte, come il Grattacielo, casa di tutti i piemontesi, diventasse protagonista di Luci d’Artista – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente Elena Chiorino e gli assessori alla Cultura Marina Chiarelli e al Patrimonio Gianluca Vignale – Con questa installazione l’edificio si trasforma in un palcoscenico di luce che dialoga con lo spazio urbano e con la città stessa. La nuova opera, accesa proprio nei giorni di Artissima, unisce modernità e arte contemporanea, inserendosi in un percorso di valorizzazione culturale che rende Torino un punto di riferimento nazionale e internazionale. È un segnale chiaro: la nostra città conserva e celebra il patrimonio storico e architettonico, ma sa anche aprirsi al futuro, alla creatività e alla bellezza in tutte le sue forme”.