
Torino – Il re del Marocco punta sul Canavese: il console incontra sindaci e amministratori: “Presto nuove collaborazioni, economiche e culturali”

Torino – Il re del Marocco punta sul Canavese: il console incontra sindaci e amministratori.
Un ponte tra Piemonte e Marocco, fatto di dialogo, cultura e sviluppo condiviso. È questo lo spirito che ha animato la serata svoltasi al Viridian di Quassolo, dove il console generale del Regno del Marocco, Sidi Mohammed Biedallah, ha accolto numerosi amministratori locali, sindaci e rappresentanti delle istituzioni piemontesi. L’occasione è stata la celebrazione del 26º anniversario dell’ascesa al trono di Sua Maestà Mohammed VI, ma l’incontro ha avuto anche un forte valore strategico per il futuro dei rapporti bilaterali.
Tra i temi al centro del confronto, è emersa con forza la volontà di avviare una missione istituzionale in Marocco, con il coinvolgimento della Regione Piemonte, dei sindaci e del mondo imprenditoriale locale. L’iniziativa mira a visitare le aziende italiane già attive nel Paese nordafricano e a esplorare nuove forme di collaborazione, favorendo scambi commerciali, culturali e opportunità di crescita reciproca.
«Il dialogo tra territori e culture – ha dichiarato il console Biedallah – è lo strumento più potente che abbiamo per affrontare insieme le sfide del presente e costruire opportunità per le generazioni future». Un appello accolto con favore dal consigliere Bartoli, che ha voluto rimarcare il ruolo fondamentale della comunità marocchina all’interno del tessuto sociale piemontese: «Serate come queste ci ricordano quanto sia prezioso il contributo di chi ha scelto la nostra Regione come casa».
Parole di apertura anche da parte del sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, che ha evidenziato la necessità di uno scambio autentico: «Abbiamo molto da imparare l’uno dall’altro. La capacità della comunità marocchina di mantenere coesione e senso di appartenenza è un valore che spesso ci manca e che dovremmo riscoprire».
L’incontro si è così trasformato in un’occasione concreta per gettare le basi di un futuro fatto di relazioni più strette per una nuova cooperazione fra le due culture.