
Torino – “Lo Russo servo infame”: la scritta di Askatasuna sopra la Gran Madre
A Torino nuove tensioni e atti di vandalismo al termine del corteo organizzato dai sostenitori di Askatasuna, in risposta allo sgombero dello stabile di corso Regina Margherita 47 avvenuto giovedì 18 dicembre. La manifestazione si è conclusa nei pressi della Gran Madre, dove sono comparsi graffiti scritte offensive contro il sindaco Stefano Lo Russo sulla facciata della chiesa che domina Piazza Vittorio.
Fra questi: “Lo Russo servo infame”
Prima ancora, lungo il percorso, cassonetti distrutti e incendiati, oltre al lancio di razzi contro le forze dell’ordine, hanno trasformato la protesta in una scena di scontro urbano.
L’iniziativa nasce dopo la decisione del Comune di interrompere il Patto di collaborazione con i garanti del centro sociale, uno dei più discussi non solo a livello cittadino ma anche nazionale. Una scelta arrivata subito dopo la presa di posizione pubblica del sindaco, che aveva criticato l’uso politico della vicenda e manifestato dissenso rispetto alle scelte del Governo, ribadendo però con fermezza che la violenza non può mai essere tollerata.
Lo Russo ha confermato la linea dell’amministrazione: nessun passo indietro sulle priorità e sull’impostazione adottata, ma la volontà di restituire allo stabile una funzione pubblica. Una posizione che, di fatto, lo colloca in una situazione scomoda e complessa.
Il primo cittadino si trova infatti sotto attacco da più fronti.
I garanti contestano la chiusura del Patto, ritenuta un errore. I rappresentanti di Askatasuna lo accusano invece di piegarsi a quella che definiscono una pressione di matrice governativa e ideologica.