
Torino – Non solo le Atp Finals: la giapponese Nitto vuole aprire un nuovo stabilimento. Il progetto
A Torino si guarda al futuro non solo dal punto di vista sportivo, ma anche economico e industriale. La multinazionale giapponese Nitto, sponsor principale delle ATP Finals di tennis, sta infatti valutando la possibilità di aprire un nuovo stabilimento in Piemonte, rafforzando così il legame con il capoluogo sabaudo.
L’azienda, leader mondiale nel settore dei materiali e delle tecnologie avanzate con un fatturato di oltre 6 miliardi di euro, sostiene da anni le Finals torinesi e potrebbe anche fare pressione affinché il torneo resti a Torino fino al 2030, superando quindi la scadenza attuale del 2025. L’iniziativa nasce dopo un incontro avvenuto a Osaka tra il presidente e CEO di Nitto, Hideo Takasaki, e la delegazione piemontese guidata dal governatore Alberto Cirio e dall’assessore allo Sport Paolo Bongioanni.
Durante l’incontro, in un clima di grande cordialità, Cirio ha voluto rinsaldare il rapporto con la cultura giapponese basata su fiducia e amicizia, regalando a Takasaki una bottiglia di Barolo del 1953, anno della sua nascita. Il gesto simbolico ha riscosso entusiasmo e, secondo Cirio, contribuirà a rafforzare i legami tra il Piemonte e il gruppo nipponico. Lo stesso governatore ha annunciato che a novembre una delegazione di Nitto sarà ospite nella regione per una “caccia al tartufo”, con l’obiettivo di far conoscere meglio le eccellenze del territorio e consolidare ulteriormente la collaborazione.
Nitto, che ha già una presenza importante in Europa, considera Torino un punto di riferimento per la qualità dell’organizzazione e l’accoglienza ricevuta durante gli anni delle Finals. Cirio ha sottolineato come la manifestazione abbia fatto crescere la visibilità internazionale del Piemonte e come il gruppo giapponese apprezzi l’efficienza e la professionalità dimostrate.
Sul fronte sportivo, le ATP Finals sono confermate a Torino almeno fino al 2026, con buone possibilità di proroga fino al 2027. Tuttavia, dopo quella data il futuro è ancora incerto, anche a causa dei contrasti tra la Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP) e il governo, che vorrebbe un maggiore controllo sull’evento. Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha cercato di stemperare le tensioni, assicurando che la collaborazione continuerà e che per ora il 2026 è garantito, ma senza fare promesse sul lungo periodo.
Proprio per questo motivo, il sostegno di Nitto potrebbe rivelarsi decisivo per mantenere l’appuntamento tennistico a Torino, evitando che venga trasferito a Milano, come ipotizzato da alcuni. Ma l’interesse della Regione e dell’azienda va oltre il tennis: si punta infatti a trasformare la partnership sportiva in una collaborazione economica stabile, con la possibile creazione di un polo produttivo o tecnologico Nitto in Piemonte.
Un progetto ambizioso, ma realistico, che rientra nella strategia di Cirio di attrarre investimenti stranieri in un territorio che vuole presentarsi come aperto all’innovazione e ai rapporti internazionali. Rafforzare il legame con una grande realtà industriale giapponese come Nitto, sottolineano le istituzioni piemontesi, potrebbe diventare una porta d’ingresso privilegiata verso il mercato del Sol Levante, con benefici duraturi per l’economia regionale e per l’immagine di Torino come città globale.