
Torino – Pro Pal assaltano sede de La Stampa e Repubblica: sacchi di letame e scritte. Cosa è successo
Torino – Pro Pal assaltano sede de La Stampa e Repubblica: sacchi di letame e scritte.
Al termine del corteo legato allo sciopero generale, un gruppo appartenente allo spezzone Pro Palestina ha fatto irruzione nella sede de La Stampa e Repubblica in via Lugaro 15, esibendo uno striscione con la scritta “Free Shahin. Nobody deported”.
L’edificio, praticamente deserto a causa dello sciopero dei due quotidiani, è stato facilmente raggiunto dai manifestanti, che dopo aver spinto e danneggiato l’ingresso del bar interno si sono riversati nell’atrio intonando lo slogan “Free free Palestine, Free free Shahin” in segno di vicinanza all’imam Shahin, destinatario di un provvedimento di espulsione.
Una parte dei partecipanti, come testimoniato da contenuti diffusi sui social, è salita fino ai piani della redazione, accompagnando l’azione con la scritta “Giornalisti complici”. Nel frattempo, altri presenti hanno gettato nel cortile contenitori e sacchi pieni di foglie e rifiuti letame, una protesta estrema verso il giornale, accusato di aver pubblicato articoli ritenuti ostili.
All’esterno, le pareti sono state imbrattate con frasi come “Giornali complici di Israele”, “No Cpr, fuoco ai Cpr”, “No finanziamenti alla guerra”, “Con i disertori russi ed ucraini”, oltre al simbolo anarchico. Dai megafoni, i manifestanti hanno contestato il ruolo dei media, sostenendo: “Questi giornalisti… sono solo asserviti al potere costituto…”, ribadendo la richiesta di un’informazione ritenuta più autentica. Hanno inoltre affermato: “C’è un certo giornalismo… oggi abbiamo fatto capire a questi signori il trattamento che si meritano”.
L’azione è stata condannata dal presidente della Regione Alberto Cirio, che ha definito l’assalto “inaccettabile”, per la pericolosa confusione tra protesta e violenza: ” Colpire la stampa – ha detto – “significa attaccare un presidio democratico”.
Anche il sindaco Stefano Lo Russo si è espresso duramente: “L’intrusione e i danneggiamenti che si sono verificati sono inaccettabili e ci auguriamo che i colpevoli vengano al più presto individuati e perseguiti dalle forze dell’ordine”. – ha dichiarato lo Russo- “Quanto è accaduto non ha nulla a che vedere con il diritto a manifestare pacificamente le proprie idee ed è ancora più grave perché colpisce un simbolo del diritto alla libera informazione, che è uno dei pilastri della nostra democrazia. Episodi simili nella nostra città non possono essere tollerati”.