
Torino – Quadrilatero Romano, da cuore pulsante a quartiere ‘fantasma’: il turismo spinge fuori i residenti: “Ci sono solo Airbnb”

Il Quadrilatero Romano, uno dei luoghi più antichi e affascinanti del centro storico torinese, sta cambiando pelle. Da zona popolare e vissuta, animata da famiglie, botteghe storiche e relazioni di quartiere, si sta trasformando in un quartiere-albergo.
A sancirlo sono i numeri: oggi si contano circa 900 annunci Airbnb per chilometro quadrato, ovvero il 10% dell’intera offerta turistica su piattaforme di affitto breve presente in tutta la città.
Quello che una volta era un punto di riferimento per la vita quotidiana dei torinesi, oggi è sempre più un set a uso e consumo dei visitatori. Il turismo cresce, ma a pagarne il prezzo è l’identità del quartiere. Le famiglie storiche lasciano spazio ai turisti “con la valigia a rotelle”, le botteghe vengono sostituite da locali pensati per chi si ferma poche ore, e i servizi essenziali – farmacie, scuole, mercati, trasporti – iniziano a scomparire.
La crescente pressione del mercato immobiliare e la corsa al guadagno facile con gli affitti brevi stanno rendendo impossibile per molti – giovani coppie, studenti, lavoratori – trovare soluzioni abitative sostenibili. Il risultato è un centro storico svuotato, abitato solo temporaneamente, senza radici né relazioni durature.
Anche l’inflazione immobiliare contribuisce a questo processo. Gli affitti tradizionali aumentano in modo esponenziale, spingendo fuori chi vorrebbe vivere nel quartiere tutto l’anno. Così il Quadrilatero, pur apparendo animato e frequentato, rischia di diventare un quartiere vetrina: perfetto per le foto, ma privo di vita reale.
Il rischio è chiaro: un centro urbano vissuto solo dai turisti e desertificato da chi lo ha abitato per generazioni. Un quartiere che, senza interventi di regolazione del mercato degli affitti brevi, rischia di perdere la sua anima.