
Toro, esordio da incubo per Baroni – Inter devastante, Torino umiliato 5-0

Il debutto stagionale del Torino si trasforma in un incubo: a San Siro finisce 5-0 per l’Inter e la squadra di Baroni esce umiliata, con tutti i limiti tecnici e tattici messi a nudo. Dopo soli 17 minuti di discreta resistenza, i granata crollano sotto i colpi dei nerazzurri, che approfittano di errori clamorosi e mostrano un potenziale da scudetto.
Il tecnico granata aveva scelto il 4-3-3, con Ilkhan in regia e il nuovo tridente composto da Ngonge, Simeone e capitan Vlasic. Ma la retroguardia ha dato subito segnali di fragilità: al 17’ Bastoni ha approfittato di un corner di Barella e dell’ingenuità di Simeone per portare avanti l’Inter.
Da quel momento la partita è scivolata via senza che il Torino riuscisse a reagire. Ngonge si è acceso solo a tratti, Simeone è rimasto isolato e la difesa, in particolare Masina, ha pagato caro le proprie insicurezze. Su una sua leggerezza è nato il 2-0: Sucic ha recuperato palla e servito Thuram, letale davanti a Israel.
Il portiere granata ha evitato il tris su Acerbi nel finale di primo tempo, ma a inizio ripresa Gineitis ha regalato un pallone a Lautaro che ha firmato il 3-0. Da lì in avanti la gara è stata un monologo nerazzurro: Thuram ha colpito ancora di testa su assist di Bastoni e il giovane Bonny ha arrotondato sul 5-0, sfruttando un’altra amnesia difensiva.
La serata di Milano lascia strascichi pesanti.
Se da una parte l’Inter si conferma solida, brillante e pronta a recitare un ruolo da protagonista, dall’altra il Torino esce con più dubbi che certezze. La difesa è apparsa disastrosa, i meccanismi tattici fragili e il cambio di modulo deciso in extremis ha solo confuso ulteriormente la squadra. In società cresce l’allarme: con il mercato che chiude tra pochi giorni, Cairo, Vagnati e Baroni dovranno correre ai ripari. Finora l’obiettivo principale restava un attaccante come Oristanio, ma la priorità sembra ora diventata il reparto arretrato, totalmente in difficoltà.
Il 5-0 di San Siro è più di una sconfitta: è un campanello d’allarme che relega subito il Torino all’ultimo posto in classifica e costringe l’ambiente a interrogarsi sul futuro.