
Torino- Allarme a San Salvario, accampamenti di senza tetto, rifiuti e degrado. Le proteste dei residenti

Nel cuore pulsante di Torino, a San Salvario, uno dei quartieri più dinamici e densamente abitati della città, l’aiuola Ginzburg – conosciuta anche come piazza Donatello, tra via Morgari e via Belfiore – è diventata il centro di una situazione allarmante, simbolo evidente di degrado urbano, incuria e disagio sociale.
L’area, posta proprio di fronte alla chiesa del Sacro Cuore di Maria, era nata come spazio di aggregazione per i residenti: ombreggiata da alberi, dotata di panchine e pensata per favorire incontri tra famiglie e momenti di socialità. Oggi, però, si presenta in condizioni totalmente diverse: invasa da rifiuti, trasformata in una sorta di discarica all’aperto e occupata in modo stabile da persone senza dimora, soggetti in stato di alterazione e spacciatori.
Da almeno cinque anni, gli abitanti segnalano un clima sempre più difficile: l’area è teatro di liti frequenti, urla notturne, consumo visibile di sostanze stupefacenti e alcol, e una presenza costante di materiali abbandonati come materassi, coperte, bottiglie rotte, carrelli e sporcizia. Il luogo, un tempo pensato come bene comune, è oggi percepito come insicuro e inutilizzabile, soprattutto da famiglie con bambini, anziani, fedeli della vicina parrocchia e frequentatori della Casa del Quartiere.
I residenti, pur avendo cercato di reagire con iniziative civiche – eventi pubblici, feste di vicinato, raccolte firme e richieste rivolte alle autorità – denunciano una profonda frustrazione per l’assenza di soluzioni efficaci. Gli interventi delle forze dell’ordine sono stati rari e poco incisivi, senza un piano strutturato capace di restituire decoro e sicurezza all’area.
Quello spazio, oggi trascurato e lasciato a se stesso, potrebbe e dovrebbe tornare a essere un punto di riferimento per la vita del quartiere. San Salvario, dicono i suoi abitanti, merita risposte concrete, non più solo parole.