
Torino – Le imprese torinesi a confronto sugli “Scenari energetici 2026”, fra prospettive di prezzo, pratiche d’acquisto e modelli di efficientamento
L’energia continua a rappresentare una delle variabili più critiche per la competitività dell’industria italiana. I costi, storicamente più alti rispetto a quelli sostenuti dai principali competitor europei, pesano in maniera significativa sul manifatturiero, che oggi deve anche affrontare nuove sfide legate alla transizione ecologica e alla crescente elettrificazione dei consumi.
Di questi temi si è discusso a “Scenari Energetici 2026”, l’evento organizzato da Unione Industriali Torino e Comitato Torino Finanza presso la Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con Confservizi Piemonte-Valle d’Aosta e con la Filiera Energy and Sustainable Mobility.
Un’occasione per fare il punto sulle prospettive di prezzo, le pratiche di acquisto e i modelli di efficientamento a disposizione delle imprese. «Abbiamo voluto creare un momento di confronto con esperti ed esponenti del settore – ha spiegato Marco Gay, presidente di Unione Industriali Torino – per offrire strumenti utili a orientarsi in un contesto globale sempre più complesso».
«Ormai da alcuni anni il clima d’incertezza sul mercato dell’energia rappresenta un elemento di grave complicazione per chi fa impresa. Servono pertanto scelte strategiche in tale ambito che siano parte integrante di una politica industriale nazionale e di questo territorio» à ha aggiuntoMarco Gay, nell’intervento conclusivo dell’incontro. «Dobbiamo impegnarci su azioni, proposte e soluzioni condivise tra imprese, istituzioni e territori, consapevoli del fatto che la sfida energetica può e deve essere un potente motore di innovazione e di rilancio competitivo».
Al dibattito hanno preso parte anche Giuseppe Bergesio, presidente del Gruppo Energia di Unione Industriali Torino, e Vladimiro Rambaldi, presidente del Comitato Torino Finanza. La tavola rotonda, coordinata da Simona Benedettini (CEO di RACE Consulting), ha visto gli interventi di Massimo Nicolazzi, docente di Economia energetica all’Università di Torino, e di Romano Borchiellini, responsabile delle iniziative dell’Energy Center del Politecnico.
Dal rafforzamento delle infrastrutture necessarie a sostenere la crescita dei consumi – basti pensare all’espansione dei data center – agli strumenti di energy management e brokeraggio, il confronto ha messo in luce le strategie operative che possono aiutare le aziende a ridurre i costi e migliorare l’efficienza.
Un appuntamento che conferma come il tema energia non sia soltanto una questione tecnica, ma un nodo decisivo per il futuro della competitività del sistema produttivo italiano.