
Ecco la Manovra 2026: tasse più alte per affitti brevi e contributo chiesto alle banche. Le novità
Ecco la Manovra 2026: da tasse più alte per affitti brevi, al contributo chiesto alle banche.
La Manovra economica 2026 del governo Meloni ha ricevuto il via libera dalla Ragioneria di Stato e ora prosegue il suo iter istituzionale: dopo il passaggio al Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e a Palazzo Chigi, il testo verrà trasmesso alla Presidenza della Repubblica e infine discusso in Parlamento. Rispetto alla prima versione, la Legge di bilancio è cresciuta da 137 a 154 articoli, includendo nuovi capitoli sui bilanci dei ministeri e alcune modifiche di rilievo, tra cui quella più discussa: la tassazione sugli affitti brevi.
La norma, inizialmente molto contestata, è stata parzialmente rivista. Nella versione aggiornata, la cedolare secca resta al 21% solo se il proprietario gestisce autonomamente le locazioni; sale invece al 26% se l’immobile viene affittato tramite agenzie o piattaforme online come Airbnb, Booking o Vrbo. La misura, motivata dal governo con l’intento di regolare il mercato turistico e contenere la scarsità di alloggi nelle grandi città, ha però suscitato dure reazioni da parte delle associazioni di categoria. Confedilizia e Aigab denunciano una “patrimoniale mascherata” che colpisce migliaia di famiglie proprietarie di seconde case, accusando il governo di penalizzare un intero settore.
Sul fronte politico, Forza Italia ha già annunciato la presentazione di emendamenti per eliminare o modificare la norma, mentre il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha ribadito che l’obiettivo è rendere più equo il sistema fiscale e controllare il fenomeno degli affitti brevi a fini turistici.
“Le novità nella versione aggiornata del testo – scrive la redazione di Sky Tg24 – ” coinvolgono anche altri due capitoli: il contributo chiesto alle banche e i tagli alla cultura. Per quanto riguarda la prima voce, la Manovra prevede ora, a partire dall’anno di imposta 2026, la riduzione della deducibilità degli interessi passivi per gli intermediari finanziari dal 100% vigente al 96% per il 2026, al 97% per il 2027, al 98% per il 2028 e al 99% per il 2029. Mentre sono stati ridotti i tagli al cinema: il finanziamento al Fondo per il cinema e l’audiovisivo previsto si ridurrà l’anno prossimo di 150 milioni rispetto ai 190 milioni prospettati nella prima bozza del ddl di bilancio. Nel 2027 il taglio sarà invece di 200 milioni anziché 240 come inizialmente ipotizzato”.
La Legge di bilancio 2026, dunque, si presenta come un testo ampio e complesso, che punta a reperire risorse e riequilibrare i conti pubblici, ma che allo stesso tempo apre nuovi fronti di dibattito politico, soprattutto sul delicato tema della fiscalità immobiliare e sul futuro degli affitti brevi in Italia.