
Confindustria lancia l’allarme “In Italia l’energia costa più che nel resto d’Europa: come possiamo essere competitivi?”
Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha richiamato l’attenzione su uno dei nodi più critici per le imprese italiane: il costo dell’energia. I
ntervenendo durante la presentazione del Rapporto di previsione del Centro Studi di Confindustria, Orsini ha sottolineato come in diversi Paesi europei, ad esempio in Spagna, si registrino giornate in cui l’energia viene praticamente azzerata nel prezzo, mentre le aziende italiane devono continuare a sostenere spese molto elevate, con conseguenze dirette sulla loro capacità di competere.
Come possiamo essere competitivi se in altri Paesi europei ci sono giorni in cui l’energia ha un costo pari a zero? – ha dichiarato Orsini – “Non è una provocazione, è la fotografia di un problema reale che emerge anche dal Rapporto di previsione del Centro Studi di Confindustria presentato oggi.
Mentre in Spagna i costi energetici sono minimi, le nostre imprese continuano a pagare bollette che pesano moltissimo sulla competitività. Certo, oggi il tema del disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas è finalmente entrato nel vocabolario del dibattito italiano. E mi fa piacere, ma ora la domanda è: lo facciamo davvero? Perché parlarne non basta. Le nostre imprese hanno bisogno di certezze per investire e stare sui mercati – conclude il presidente di Confindustria – “Oggi più che mai serve garantire condizioni di partenza eque tra le imprese italiane e i loro competitor europei. Dopo anni di discussioni, ora è tempo di agire. È questo il passaggio che l’industria italiana aspetta”.