
Esquilino, operazione anti-degrado della polizia: caccia ai pusher di Cobret

Due maxi operazioni anti-degrado sono state messe in atto ieri nel quartiere Esquilino di Roma, coinvolgendo un totale di 40 agenti della Polizia Locale tra GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana) e SPE (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale). I controlli si sono concentrati prima in via Filippo Turati, nei pressi del mercato, e successivamente nell’area di via Guglielmo Pepe e nel parco Willy Monteiro Duarte, spesso teatro di degrado e spaccio a cielo aperto.
Durante l’operazione del mattino, gli agenti hanno eseguito verifiche mirate contro l’abusivismo commerciale e il traffico di oggetti rubati. Sono state fermate 16 persone, tra cui due stranieri denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi atti a offendere. Le forze dell’ordine hanno anche sequestrato profumi, bigiotteria e dispositivi elettronici, tra cui cellulari e iPad risultati rubati. Uno degli abusivi, un uomo di origini ivoriane, è stato denunciato dopo che il suo banchetto è stato smantellato e la merce passata al vaglio.
Nel pomeriggio, le operazioni si sono spostate nell’area tra via Guglielmo Pepe e il parco Willy Monteiro Duarte, nei pressi della stazione Termini. La zona, incastonata tra il teatro Ambra Jovinelli e i resti dell’Acquedotto romano, versa in condizioni critiche: spaccio continuo, bivacchi e criminalità diffusa. La Polizia Locale ha effettuato una bonifica dell’area verde, sgomberando accampamenti abusivi. Durante l’intervento, si è registrato un momento di tensione quando uno degli occupanti ha opposto resistenza: «Ci sono voluti diversi minuti per riportare la calma», hanno riferito gli agenti. L’uomo è stato denunciato.
Nel corso dei controlli sono state trovate alcune bustine sospette. Gli esami hanno escluso la presenza di droga, ma l’attenzione resta alta sulla Cobret, un composto a base di scarti dell’eroina, che viene inalato dopo essere bruciato e provoca effetti simili a quelli dell’eroina stessa, con elevata dipendenza. «La Cobret, nata a Scampia, si sta diffondendo rapidamente anche a Roma», spiegano fonti investigative, dopo almeno sei interventi recenti sul Raccordo Anulare per recuperare soggetti che vagavano in stato confusionale.
Le operazioni si inseriscono in un contesto di forte disagio sociale e in una zona in cui il I Municipio ha promesso un progetto di riqualificazione. I residenti, da tempo esasperati, hanno proposto di recintare il parco, installare telecamere di sorveglianza e potenziare la presenza delle forze dell’ordine. Le iniziative di ieri rappresentano un primo passo verso una maggiore sicurezza urbana, ma resta urgente un piano strutturale per restituire dignità e vivibilità a uno dei quadranti storici di Roma.