
Il test del DNA conferma: Kaufmann è il padre della neonata uccisa

L’inchiesta sul duplice omicidio di Andromeda, una bambina di soli 11 mesi, e della madre Anastasia Trofimova, ha ricevuto una conferma determinante grazie agli esami genetici effettuati dalla Polizia Scientifica. I risultati, comunicati venerdì scorso, hanno dimostrato con certezza il “match” al 100% tra il DNA di Charles Francis Kaufmann e quello della piccola Andromeda, trovata cadavere al fianco della madre. Questo passo fondamentale nelle indagini segue il lavoro dei laboratori e gli studi sui reperti sequestrati a Villa Doria Pamphilj, il luogo dove i corpi sono stati ritrovati.
Il caso ha preso una piega inquietante già dai primi giorni di indagine. La 28enne Anastasia Trofimova fu trovata senza vita in un parco romano, probabilmente uccisa nella notte del 3 giugno. Il suo corpo era occultato tra i cespugli del parco, e accanto a lei c’era la figlia, Andromeda, abbandonata a pochi passi dal cadavere materno e successivamente uccisa a sua volta, probabilmente strangolata. Le prime analisi genetiche avevano già evidenziato un match del 50% tra il DNA della bambina e quello di Kaufmann, il che aveva subito suggerito che l’uomo fosse il padre biologico della piccola.
Kaufmann, arrestato in Grecia il 13 giugno, aveva cercato di sfuggire alle forze dell’ordine, ma dopo essere stato identificato a Skiathos, è stato riportato in Italia l’11 luglio, con un volo dell’Aeronautica militare. Durante il suo rientro a Roma, Kaufmann ha accusato la polizia di averlo picchiato, ma gli esami medici hanno escluso ogni abuso. Subito dopo, è stato trasferito al carcere di Rebibbia, dove attualmente è in custodia. Durante l’interrogatorio, Kaufmann ha scelto di non rispondere alle domande, mantenendo la sua posizione di innocenza, anche se le prove continuano a pesare contro di lui.
Secondo gli investigatori, Kaufmann avrebbe ucciso Anastasia Trofimova soffocandola, e in seguito avrebbe ucciso la piccola Andromeda strangolandola nella notte tra il 6 e il 7 giugno. I dettagli che emergono dalle indagini portano a credere che la madre sia stata uccisa nella notte del 3 giugno e che Kaufmann abbia continuato a vagare per Roma con la bambina, senza farsi notare. La causa della morte della madre è ancora sotto esame, con la soffocazione come ipotesi principale, ma i risultati degli esami istologici sono ancora attesi.
Un altro punto importante dell’indagine riguarda i due cellulari trovati a Kaufmann al momento del suo arresto in Grecia. Uno dei dispositivi potrebbe appartenere ad Anastasia Trofimova, e le forze dell’ordine stanno cercando di recuperare informazioni vitali per il caso. Dall’inizio della sua relazione con la madre della bambina, Kaufmann aveva isolato Trofimova da amici e familiari, una strategia che ora sembra emergere come una delle motivazioni dietro il delitto.
Il caso ha scosso la capitale, e la conferma definitiva del DNA di Kaufmann sul corpo della bambina rappresenta un passo decisivo per il futuro del processo. Kaufmann, che non ha mai chiesto l’estradizione verso gli Stati Uniti, dove ha una lunga carriera di precedenti penali, verrà quasi certamente processato in Italia. Per ora, gli investigatori stanno raccogliendo prove anche sui cellulari sequestrati, con l’obiettivo di fare piena luce su questa tragedia familiare.