
Milano – Arrestato il ‘calciatore’ folle di Porta Venezia. Prendeva a calci a caso donne sole
La polizia di Milano ha posto fine a una lunga serie di aggressioni che nelle ultime settimane aveva seminato paura nel quartiere di Porta Venezia. In manette è finito un 23enne senegalese, soprannominato il “calciatore” per il modo in cui colpiva le sue vittime: le prendeva a calci improvvisamente, senza alcun motivo e senza derubarle, per poi allontanarsi con calma come se nulla fosse accaduto.
Tra agosto e ottobre, almeno sette donne – ma potrebbero essere di più – sono state aggredite in strada mentre camminavano da sole. Le vittime, di età compresa tra i 20 e i 60 anni, sono state colpite alle gambe, alla schiena e in un caso persino al viso, riportando lesioni gravi, tra cui la frattura del setto nasale.
Le aggressioni si sono concentrate in zone centrali come via Tadino, via Castaldi e piazza San Camillo De Lellis, spesso in pieno giorno o nelle prime ore del mattino. La prima vittima, il 13 agosto, è stata una donna colpita ripetutamente alle caviglie, finita in ospedale con una prognosi di otto giorni. Da allora gli episodi si sono moltiplicati: a fine agosto, una 61enne è stata aggredita mentre usciva di casa e ha riportato lesioni con sessanta giorni di prognosi; il giorno successivo, un’altra donna è stata buttata a terra con un calcio alle caviglie.
Il culmine si è raggiunto la sera del 5 ottobre, quando in soli trenta minuti l’uomo ha colpito quattro donne diverse nella stessa zona. L’ultima, una ragazza di 32 anni, è stata scaraventata a terra e poi presa a calci in viso.
Dopo settimane di indagini, gli agenti del commissariato Garibaldi-Venezia hanno ricostruito il profilo dell’aggressore incrociando denunce, descrizioni e immagini di videosorveglianza. Nessuna telecamera ha ripreso i momenti degli attacchi, ma i filmati mostrano il sospettato che si allontana con passo tranquillo, segno di una freddezza inquietante.
Il giovane, che ora si trova a San Vittore, era già noto alle forze dell’ordine. Arrivato in Italia nel 2017 come minore non accompagnato, aveva dichiarato di voler diventare calciatore. Negli anni, però, il suo percorso è degenerato in una lunga lista di reati: minacce, percosse, porto abusivo di armi e rapina. Secondo la polizia, era stato fotosegnalato 43 volte tra il 2022 e il 2025 e usava 11 nomi diversi per sfuggire ai controlli.
Già a luglio, a Roma, era stato fermato dopo aver attirato l’attenzione per comportamenti strani – prendeva a calci lattine per strada – ma non era stata disposta alcuna misura cautelare. Dopo quell’episodio, si era trasferito a Milano, dove nel giro di poche settimane ha trasformato Porta Venezia in un incubo per molte donne.
Riconosciuto anche per l’abbigliamento vistoso e i capelli biondi, il 23enne è ora accusato di lesioni personali aggravate e violenza privata. Le autorità non escludono che possano emergere altre denunce nei prossimi giorni, da parte di vittime che finora non avevano trovato il coraggio di parlare.