Pasta e vino italiani nel mirino dei dazi USA: Farnesina al lavoro per evitarli

07/10/2025

Abbassare i toni e puntare tutto sulla diplomazia. È questa la linea decisa ieri alla Farnesina per scongiurare l’introduzione dei dazi americani fino al 107% sulla pasta italiana a partire dal 2026. Una misura che metterebbe a rischio un mercato da oltre 700 milioni di euro e che nasce da un’indagine antidumping del Dipartimento del Commercio statunitense. Durante la riunione della task force sull’export, il Ministero degli Esteri ha invitato le aziende a collaborare pienamente con le autorità americane, chiedendo al contempo all’Unione Europea di sostenere la mediazione diplomatica.

La prima a muoversi è stata La Molisana, finita tra le imprese nel mirino di Washington insieme a Garofalo e Rummo. Dopo aver ipotizzato una delocalizzazione negli Stati Uniti, l’azienda ha subito fatto marcia indietro, probabilmente su impulso della Farnesina. Nei prossimi giorni sarà lo stesso Antonio Tajani a contattare direttamente l’amministrazione americana per tentare di allentare la tensione commerciale. Nel frattempo lavorano anche gli uffici dell’Ice, del Ministero dell’Agricoltura e della Commissione europea, che ha già confermato: «Seguiamo il dossier in stretto coordinamento con Roma e interverremo se necessario».

A Bruxelles precisano che un dazio del genere non rientra nell’accordo bilaterale Ue-Usa siglato in estate, che ha fissato un tetto del 15% sulle tariffe per i beni europei. Tuttavia, l’indagine statunitense segue procedure autonome e potrebbe richiedere mesi prima di concludersi. Per ora i pastifici italiani non registrano cancellazioni dagli ordini oltreoceano, ma la preoccupazione è alta. Rummo ha già annunciato ricorso, sostenendo che il dazio rischia di essere applicato retroattivamente anche al 2025. Anche La Molisana ha intrapreso la via giudiziaria: «È falso che non siamo stati collaborativi», ha dichiarato l’amministratore delegato Giuseppe Ferro.

Durante la stessa riunione, la Farnesina ha discusso anche della trattativa per ridurre il dazio del 15% su vino e alcolici. Secondo i dati dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly, i vini italiani generano negli Stati Uniti un giro d’affari da 10 miliardi di dollari, di cui 2,2 miliardi per i produttori italiani. Nei primi sette mesi del 2025 l’export ha tenuto rispetto al 2024, raggiungendo 1,1 miliardi di euro (+0,1%), ma — come avverte Matteo Zoppas (Ice) — «i volumi rallentano e i prezzi medi fanno fatica a reggere».

Intanto da Strasburgo arriva il via libera allo scudo europeo sull’acciaio, parte di un pacchetto industriale che dimezza le quote a dazio zero e raddoppia dal 25 al 50% le tariffe sui volumi restanti. Una misura simile a quella imposta dalla Casa Bianca per proteggere la produzione nazionale. Bruxelles e Washington stanno discutendo una possibile “alleanza siderurgica” per contrastare la sovrapproduzione cinese, che rappresenta oltre la metà dell’acciaio mondiale.

L’obiettivo, spiegano i commissari Maros Sefcovic e Stéphane Séjourné, è evitare che i metalli asiatici, bloccati negli Stati Uniti, si riversino in Europa. Tuttavia, il Regno Unito — che esporta l’80% dell’acciaio verso l’Ue — ha già espresso forte preoccupazione. Secondo Eurofer, la stretta potrebbe mettere a rischio 300mila posti di lavoro diretti e 2,3 milioni indiretti, segno che la guerra commerciale tra le due sponde dell’Atlantico è tutt’altro che conclusa.

Ti è piaciuto l’articolo?

Condivilo su tutti i social e menziona Italy News 24 - Le notizie dall' Italia in tempo reale

Potrebbero interessarti

Manovra, allo studio una riforma per dare a Roma fondi certi e fissi

Manovra, allo studio una riforma per dare a Roma fondi certi e fissi

È uno dei dossier più delicati sul tavolo del governo: la possibile fuoriuscita di Roma dal meccanismo perequativo del Fondo di solidarietà comunale, il sistema che ridistribuisce risorse tra i Comuni italiani per ridurre i divari territoriali e garantire i servizi essenziali. Una revisione profonda che vede d’accordo, in modo trasversale, forze di maggioranza e […]

27/11/2025

Piano casa, ipotesi di convertire 15mila immobili in alloggi sociali

Piano casa, ipotesi di convertire 15mila immobili in alloggi sociali

Il Piano casa entra nel vivo con una proposta che punta a coinvolgere direttamente l’Agenzia del Demanio nella creazione di nuove residenze a vocazione sociale. L’idea, inserita in un emendamento segnalato da Fratelli d’Italia alla Manovra, mira a destinare una parte dei 15mila immobili e terreni gestiti dall’Ente a progetti abitativi pensati per giovani, famiglie […]

25/11/2025

Addio a Maurizio Sella – Storico presidente della Banca: dallo sportello alla guida del gruppo

Addio a Maurizio Sella – Storico presidente della Banca: dallo sportello alla guida del gruppo

Maurizio Sella, figura storica della banca che porta il suo nome, si è spento a 83 anni dopo oltre sei decenni trascorsi nel mondo del credito. È stato l’emblema del banchiere tradizionale, capace però di traghettare un istituto nato come realtà locale verso un modello moderno e altamente tecnologico, preservandone allo stesso tempo l’autonomia in […]

24/11/2025

Moody’s promuove l’Italia dopo 23 anni: sale il rating e fiducia sulla crescita

Moody’s promuove l’Italia dopo 23 anni: sale il rating e fiducia sulla crescita

L’Italia archivia la stagione delle valutazioni sul merito di credito con una promozione che mancava da oltre vent’anni. Moody’s ha infatti alzato il rating del Paese da Baa3 a Baa2 con outlook stabile, un upgrade che non si registrava dal maggio 2002. Una decisione che premia la stabilità politica, l’andamento positivo dei conti pubblici e […]

22/11/2025

Case green e Manovra 2025: detrazioni sull’Iva e nuove regole per affitti brevi

Case green e Manovra 2025: detrazioni sull’Iva e nuove regole per affitti brevi

La transizione verso edifici a emissioni zero, prevista dalla direttiva europea sulle case green, pone una domanda cruciale: chi sosterrà i costi? Il governo italiano lavora a un pacchetto di misure per accompagnare famiglie e proprietari nella trasformazione del patrimonio immobiliare. Una delle novità più rilevanti della Manovra è il possibile sconto fiscale per chi […]

22/11/2025

Lapo Elkann, i conti sono in rosso – Le sue holding in perdita e lui deve mettere mani al portafoglio. Ecco le cifre

Lapo Elkann, i conti sono in rosso – Le sue holding in perdita e lui deve mettere mani al portafoglio. Ecco le cifre

La situazione economica delle società riconducibili a Lapo Elkann continua a essere complessa. Dopo aver ceduto Italia Independent, l’imprenditore dispone ormai soltanto di due holding operative, entrambe caratterizzate da risultati negativi. Come riportato da Open, la prima – L.Holding srl – controlla circa un quinto della compagnia svizzera Youngtimers AG, che nell’ultimo bilancio ha visto […]

21/11/2025

Arriva il Black Friday, si svuotano gli armadi per fare posto agli acquisti

Arriva il Black Friday, si svuotano gli armadi per fare posto agli acquisti

Prima si prepara il carrello, poi si studiano le offerte. Ma per molti italiani il vero rituale del Black Friday inizia altrove: negli armadi, nei cassetti, negli scatoloni dimenticati da anni. A pochi giorni dall’ondata di sconti, migliaia di persone rispolverano tutto ciò che non usano più e lo mettono in vendita sulle piattaforme dell’usato. […]

19/11/2025

Inflazione, Italia al di sotto della media UE. Prezzi in calo dello 0,3%

Inflazione, Italia al di sotto della media UE. Prezzi in calo dello 0,3%

L’Italia rallenta più del resto d’Europa e va in controtendenza rispetto all’Eurozona sul fronte dell’inflazione. Ieri l’Istat ha confermato le stime preliminari: a ottobre i prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,3% rispetto a settembre, mentre su base annua la crescita si è fermata all’1,2%, in calo dal +1,6% registrato due mesi fa. Il tasso […]

19/11/2025

Deficit sotto il 3%: l’Italia verso l’uscita dalla procedura UE

Deficit sotto il 3%: l’Italia verso l’uscita dalla procedura UE

Una conferma attesa da settimane e che, per il governo, arriva nel momento più delicato. Le previsioni economiche d’autunno diffuse dalla Commissione europea indicano una schiarita sui conti pubblici italiani: il deficit 2025 si attesta al 3% del Pil, anzi leggermente sotto secondo i documenti tecnici, al 2,98%. Un decimale che potrebbe essere sufficiente per […]

19/11/2025