
Torino – Gtt aumenta lo stipendio degli autisti: trovato l’accordo. Ecco le novità

Svolta importante per il trasporto pubblico torinese: GTT e le sigle sindacali hanno raggiunto un’intesa che porta una boccata d’ossigeno agli autisti. L’accordo prevede un ritocco allo stipendio mensile — circa 90 euro netti in più — insieme a miglioramenti nell’organizzazione del lavoro: addio a molti turni spezzati e un calendario turni comunicato con sei settimane d’anticipo. L’obiettivo è doppio: da una parte tutelare meglio la qualità della vita dei dipendenti, dall’altra garantire un servizio più stabile e puntuale ai cittadini.
L’azienda torinese, infatti, ha registrato numeri preoccupanti: oltre 100.000 corse mancate nel 2024 e frequenti ritardi sulle linee. Con questa intesa, si punta a migliorare l’efficienza, riducendo le 300.000 ore di straordinario che oggi pesano sia sulle casse dell’azienda sia sul benessere dei lavoratori.
Dopo 19 ore di trattativa no-stop, le parti si sono dette fiduciose. Il nuovo amministratore delegato Guido Mulè — nominato su forte spinta del sindaco Stefano Lo Russo — ha messo al centro l’urgenza di riformare il servizio, e questa intesa rappresenta il primo passo. I sindacati, che l’anno scorso avevano visto naufragare un accordo simile bocciato dai lavoratori, ora parlano di “cauto ottimismo” in vista dell’assemblea del 28 luglio.
Ma il cuore della trasformazione resta il reclutamento di nuovi autisti: le 225 nuove assunzioni promesse da GTT sono considerate fondamentali, anche per ridurre la pressione sul personale in servizio. Più di 2.200 persone hanno già inviato la candidatura. Ottanta nuovi autisti dovrebbero già iniziare entro fine luglio, e si punta a rafforzare l’academy interna per la formazione di chi ancora non possiede la patente.
I sindacati chiedono anche che ogni pensionamento venga immediatamente compensato con una nuova assunzione. E, sul lungo termine, auspicano la trasformazione di GTT in società “in house”, un processo che deve chiudersi entro il 2027 per evitare una frammentazione dell’azienda.
L’aumento salariale, spiegano, va oltre quanto previsto a livello nazionale (40 euro), raggiungendo i 90-100 euro pattuiti. Tuttavia, c’è ancora strada da fare: gli autisti GTT guadagnano meno e lavorano in condizioni più gravose rispetto ad altri colleghi del settore ferroviario.
Per garantire che gli impegni vengano mantenuti, verranno attivati incontri trimestrali tra azienda e rappresentanze sindacali. Mulè, intanto, viene giudicato con prudenza: “È presto per trarre conclusioni, ma lo sforzo è evidente”.